STEP #21bis - L'etica della scrittura online


Ad oggi la parola scritta ha sicuramente molta più risonanza rispetto a qualche decennio fa. Lo sviluppo tecnologico e, soprattutto, l'avvento e la diffusione di Internet hanno reso l'informazione più immediata e a portata di mano per chiunque.
Con la nascita dei social network, poi, si apre per tutti la possibilità di esprimere la propria opinione: bastano pochi clic su una tastiera perché una nostra frase o un commento su checchessia sia a disposizione del mondo intero.
L'estrema semplicità dei mezzi a nostra disposizione non deve però tradursi in altrettanta superficialità nel loro utilizzo.
Coloro che godono di ampia visibilità sui canali social - influencer, politici, personalità dello spettacolo - devono assumersi le proprie responsabilità nel diffondere determinati contenuti, nel fare dichiarazioni, nel sensibilizzare rispetto ad argomenti più seri, con la consapevolezza che ciò che scrivono verrà letto da migliaia, se non milioni, di persone, con tutte le conseguenze che possono derivarne.

Un fenomeno degno di attenzione, inoltre, è senza dubbio il cyberbullismo, una forma di bullismo e molestia condotto attraverso canali telematici: messaggi online violenti o volgari mirati a ferire qualcuno, diffusione pubblica di dati personali e sensibili (doxing), sostituzione di persona e inganno. Si tratta di violenze, le cui conseguenze sono le stesse, se non più gravi, del bullismo tradizionale.
Il fenomeno del cyberbullismo, inoltre, si può considerare strettamente correlato a quello dei cosiddetti "leoni da tastiera":  gli haters, i competitors, coloro che utilizzano i canali Web per screditare gli altri, agevolati dal senso di deresponsabilizzazione dovuto all'uso dell'anonimato.

Illustrazione di Cacaroot

La scrittura deve prestarsi a costruire, con logica e ragionamento, una critica intelligente: non è obbligatorio concordare su qualsiasi cosa si legga o supportare chiunque ma, nel momento in cui si sente la necessità di voler esprimere il proprio disaccordo, bisogna saper esporre un giudizio costruttivo, onesto e supportato da argomentazioni chiare e valide.
Occorre dunque definire un'etica della scrittura online, assumersi la responsabilità nel dire ciò che riteniamo giusto e cosa no, dissentire ma proponendo alternative valide, non fare mai della parola scritta un vile mezzo per i propri fini ma sempre uno strumento di verità.

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Per approfondire:
http://www.toscanalibri.it/it/scritti/il-valore-della-scrittura-al-tempo-dei-social-network_2664.html
https://www.miur.gov.it/bullismo-e-cyberbullismo

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