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Evoluzione di alcuni pittogrammi cinesi |
- La scrittura cinese è perlopiù logografica: ad un segno corrisponde una parola, ma non necessariamente la sua pronuncia, quando si studia cinese bisogna imparare carattere e pronuncia insieme. Molti dei caratteri cinesi però sono anche formati da “caratteri più piccoli” che hanno puro valore fonetico, e quindi possono aiutare con la pronuncia. Un’altra caratteristica interessante dei caratteri cinesi è quella dei pittogrammi: una piccola categoria di caratteri che sono nati come pure espressioni simboliche di un concetto.
- L’arabo viene scritto con una sorta di alfabeto detto abjad, che non è altro che un alfabeto consonantico, dove le vocali vengono solitamente omesse. L’omissione delle vocali è una costante delle lingue semitiche, come l’ebraico e persino l’egizio antico.
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Abjad arabo con vocali |
- Il sistema di scrittura egizio antico è estremamente complesso e mette insieme segni fonetici a segni logografici (come quelli cinesi).
I geroglifici egizi hanno connotati sia fonetici sia semantici. Per esempio il simbolo per “coccodrillo” è l’immagine di un coccodrillo unito al suono msh.
- Il sistema di scrittura coreano, l’Hangul, è un vero e proprio alfabeto fonetico creato su iniziativa del re Sejong il Grande tra il 1443 e il 1444. Prima di allora il coreano veniva scritto mediante i caratteri cinesi, che però mal si prestavano a rappresentare con esattezza tutti i suoni della lingua e la loro difficoltà non aiutavano l’analfabetismo che dilagava nel Regno. Si creò quindi un nuovo alfabeto fonetico estremamente semplice, dove ogni consonante si lega ad una vocale per creare una combinazione tra caratteri.
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Possibili combinazioni di caratteri in Hangul |
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Per approfondire:
Parte uno:
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